Metodo

Il sistema

di cogenerazione ad idrogeno

L’idrogeno, l’energia, l’ambiente

 

La gestione dell’energia è il tema centrale della fase di sviluppo della nostra civiltà. Per la prima volta dalla comparsa del “Sapiens Sapiens”, le attività estese sulla Terra determinano la modifica delle condizioni climatiche del Pianeta secondo un processo che rischia di diventare irreversibile.

Primo indiziato dell’aumento della temperatura media della Terra è l’anidride carbonica immessa in quantità sempre crescenti per effetto dell’utilizzo di combustibili fossili necessari a soddisfare la fame di energia dell’industria e degli usi privati.

Impropriamente, si parla di produzione di energia mentre, in realtà, l’energia non si può produrre ma solo trasformare.
È così per le centrali termoelettriche, per i motori a scoppio, per le centrali idroelettriche, per il fotovoltaico, l’eolico, il geotermico, il nucleare:
l’energia c’è sempre: noi ci occupiamo solo di trasformarla nella forma più comoda per tutti gli usi.
L’idrogeno è il vettore energetico ideale purché il suo utilizzo e la sua estrazione avvengano con processi privi di emissioni inquinanti.

Le tecnologie oggi disponibili consentono di ottenere, trasportare e immagazzinare energia elettrica senza produrre alcun impatto sull’ambiente circostante.

Clency realizza il primo circuito virtuoso dove si integrano le tecnologie che consentono la produzione, la distribuzione e la fruizione dell’energia attraverso l’idrogeno senza alcun impatto sull’ambiente.
L’integrazione delle soluzioni “green” con le infrastrutture esistenti è l’elemento imprescindibile per rendere il “Green Deal” davvero praticabile.

 

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CLENCY: una proposta culturale

 

Normalmente si tende a concepire la cultura in senso parziale riferendosi a distinte aree di intervento: scienza, arte, medicina, cinema, filosofia… Secondo le definizioni parziali della concezione di “cultura” largamente diffusa, ci sarebbero alcuni “specialisti” addetti ai lavori deputati a distribuire agli altri questa loro conoscenza ed il suo sviluppo ed applicazione nei vari settori. Il resto dell’umanità, quello che lavora, studia, va in fabbrica, la donna che sta a casa, la madre, il padre, il prete, il maestro, sono semplici discenti e fruitori di cultura.

Clency parte da un’idea diversa:
“Cultura è la forma di tutte le ore, di tutti i giorni, i mesi, gli anni della nostra esistenza, sentita come rapporto totale di uomini che sono chiamati a costruire la loro storia”.

La proposta al Green Deal Europeo coniuga ricerca scientifica con le nuove tecnologie che consentono di contenere l’impatto ambientale determinato dalle attività antropiche ed in modo particolare dalle emissioni derivanti dall’uso dei combustibili fossili.
Una città del Mezzogiorno d’Italia, nata diecimila anni prima dell’Italia, che ha saputo proiettarsi nel futuro con modelli culturali, sociali ed antropologici unici e fascinosi, è il centro di questa proposta culturale prima che scientifica e tecnologica.
La scelta della Cava della Palomba, di una forma che essa stessa è declinazione e sintesi del passato proiettato al futuro, è la rete lanciata per catturare la frenesia dello sviluppo scientifico e portarlo nel cuore della Terra: simbiosi tra tradizione e modernità; cultura e scienza; passato, presente e futuro.

Matera, Capitale Europea della Cultura nel 2019 e Capitale mondiale delle tecnologie dell’Idrogeno, nella accezione più completa e desiderabile, culla del rinascimento europeo, città a dimensione d’uomo dove la ricerca scientifica, la sperimentazione delle nuove tecnologie, la socialità e la solidarietà tra generazioni troveranno humus fertile per alimentare l’energia della costruzione, della prospettiva di un futuro migliore, del concorso alla cultura del mondo attraverso l’apporto di ciascuno.

 

L’energia esiste già: noi utilizziamo apparati adatti a trasformarla per ricavare ciò che ci è necessario.

Personal Energy

 

Sistema integrato per produzione, accumulo e distribuzione di energia.
Abbiamo sviluppato un sistema di produzione e distribuzione, mettendo in rete tutti gli strumenti e fornendo l’infrastruttura ed il software. Gli elementi: cogeneratori, colonnine, accumulatori, elettrolizzatori, sono forniti da produttori globalmente riconosciuti, integrati e controllati con il nostro software proprietario che sovrintende alla sicurezza, gestione, manutenzione e monitoraggio, grazie ad un apparato brevettato: Programmable Counter Diverter Contactor – PCDC.

PCDC controlla tutti i dispositivi connessi alla rete PERSONAL ENERGY, consentendo lo scambio e la gestione delle eccedenze, massimizzando il consumo dell’autoproduzione di energia e scambiando quella in eccedenza.

Per cui tutta l’energia disponibile “prima” della trasformazione, risulta utilizzabile solo se tutta la componente termica viene utilizzata sul posto. L’unica strada percorribile è quella della “personal energy”, quella per cui ciascun utilizzatore produce energia elettrica (trasferibile) e termica (non trasferibile) nella misura più idonea ad un utilizzo sul posto.

L’energia ci consente di modificare l’ambiente che ci circonda: riscaldarlo, illuminarlo, spezzettarlo, costruirlo.
La forma con cui l’energia viene utilizzata è funzione dello scopo che ci prefiggiamo di raggiungere.
Se vogliamo riscaldare un ambiente, servirà energia termica; per far andare un’auto, meccanica; per illuminare una stanza, luminosa.

Per ogni passaggio, per ogni trasformazione, vale un principio fondamentale della fisica comunemente noto come terzo principio della termodinamica: in ogni trasformazione “energetica”, tutta l’energia prodotta in una trasformazione corrisponde esattamente alla totalità dell’energia disponibile prima della trasformazione.

L’unica strada percorribile è quella della “personal energy”, quella per cui ciascun utilizzatore produce energia elettrica trasferibile e termica, non trasferibile, nella misura più idonea ad un utilizzo sul posto ma, utilizzando tutta l’energia termica prodotta con le tecnologie oggi disponibili: la “personal energy” consentirebbe di dimezzare il consumo del gas naturale senza rinunciare ai livelli di consumo energetico attuali.

Il metano “verde”,

la vera alternativa al metano fossile.

 

L’attrattiva, in chiave sostenibilità è tutta qui: “il carburante pulito che non ha alcun impatto sull’ambiente”: l’Idrogeno.
Ma proprio la facilità con cui si combina con gli altri elementi, rende l’idrogeno un oggetto praticamente inesistente in natura allo stato puro. Così, in ossequio al principio della conservazione dell’energia, per “estrarre” l’idrogeno dall’acqua (H 2 O) occorre fornire esattamente quella energia che ci verrà restituita quando la coppia (H 2 O) si ricostituirà. In questo senso, l’idrogeno non è una sorgente di energia ma
semplicemente un vettore.
Anche la gestione, stoccaggio e trasporto, dell’idrogeno non sono operazioni semplici.
Così, una alternativa interessante può essere costituita dal metano di sintesi, detto anche “metano verde” che si ottiene combinando idrogeno e carbonio (estratto dall’anidride carbonica). Una operazione virtuosa per l’ambiente che consente di immagazzinare e trasferire energia ad impatto zero: si combina l’anidride carbonica (CO 2) dall’atmosfera con l’idrogeno ottenendo il metano sintetico (CH 4) che, quando verrà
utilizzato quale fonte energetica, riporterà in atmosfera quella stessa quantità di CO 2 prelevata. Bilancio a zero!
Inoltre, trattandosi a tutti gli effetti di gas metano (CH 4), può viaggiare nella capillare rete di distribuzione già esistente ed essere utilizzato dagli apparati largamente diffusi. In pratica, si riduce a zero l’utilizzo del metano fossile senza alcun investimento nella rete infrastrutturale di distribuzione del gas naturale e senza richiedere investimenti all’utente finale che può continuare gli apparati che già ha in dotazione.
Dal metano di sintesi, ovviamente, è possibile estrarre l’idrogeno qualora lo si voglia utilizzare per i veicoli elettrici che lo usano attraverso le fuel cell oppure per produrre energia elettrica per usi industriali e/o residenziali; ottenendo quell’idrogeno verde da cui si era partiti per produrre il metano sintetico.

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Global Advanced Clean Energy Grid (smart grid 4.0)

 

Sistema per la produzione, la stabilizzazione, lo stoccaggio e la distribuzione di energia elettrica e la gestione della climatizzazione caldo/freddo ad altissima efficienza – seconda generazione.

Macro- obiettivi

  • Ridurre la dipendenza energetica da fonti esterne
  • Ridurre i costi dell’approvvigionamento energetico
  • Limitare l’impatto ambientale derivante dall’utilizzo dell’energia

 

Elementi costituenti

  • Sistema di controllo e governo dell’energia in ambito locale e globale (Global Evolute Smart Grid 4.0)
  • Integrazione di apparati di produzione/trasformazione ad elevata efficienza elettrica: cogenerazione con celle a combustibile alimentate ad idrogeno; pannelli fotovoltaici e solare termico; apparati per accumulo di energia termica/boiler, derivante da cogenerazione, ed elettrica batterie al litio
  • Integrazione di sistemi di distribuzione energia elettrica, veicoli elettrici, comunità energetica, e accumulo attraverso metanizzazione e conferimento nella rete del gas naturale
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